La NASCITA della MENTE nella Relazione

La psicoterapia psicoanalitica dell'infanzia tra cura e sviluppo

Firenze
23-24 Maggio 2026

Il Congresso intende approfondire le intersezioni tra cura e sviluppo, con particolare riferimento ai contesti dove la relazione è uno strumento privilegiato di comprensione e di intervento terapeutico.
“L’infanzia, scrive Ennio Flaiano, è l’unico luogo che non riusciamo ad abbandonare”.
 

Con queste poche parole vogliamo avviare i lavori del Congresso Centro Studi-Amhppia che sarà focalizzato sull’importanza dell’infanzia e del suo riconoscimento come momento
fondante della vita psichica e mentale.

In questa direzione cercheremo di promuovere un dialogo che coinvolga, nelle loro possibili convergenze e differenze, le varie correnti di pensiero attraverso le quali interpretare e comprendere i bisogni dello sviluppo delle bambine e dei bambini, a partire dalla necessità originaria di crescere fin dalla gravidanza all’interno di relazioni significative.

Durante il secolo scorso, attraverso lo sguardo di diverse discipline, si è giunti ad osservare come nel bambino germinassero capacità e risorse destinate a sostenere il proprio mondo soggettivo e relazionale e come questo, a sua volta, diventi luogo di evoluzione e di crescita.

Il bambino della psicoanalisi nasce con l’intuizione freudiana dell’importanza del suo permanere nella vita psichica del paziente adulto. Hans, Richard, Piggle sono i bambini attraverso i quali la psicoanalisi ha potuto procedere a fare le grandi scoperte relative ai processi della costruzione di una soggettività dotata di affettività e di pensiero.

L’attenzione all’infanzia sulla quale il Congresso intende focalizzarsi riguarda gli aspetti primigeni dello sviluppo e come, attraverso lo strumento della Infant Observation, si possano rintracciare i momenti dell’intimità primaria, nel continuo alternarsi del crearsi e del disfarsi dei primi legami mentali, dell’emergere delle competenze e come tutto questo costituisca l’aspetto fondativo dello sviluppo.
Allo studio di questi aspetti è stato dato un significativo apporto negli ultimi decenni dai risultati raggiunti nell’Infant Research, che ha messo in evidenza come la mente venga modellata dalla costante e dinamica interazione tra esperienza interpersonale e processi neurobiologici.

Il Congresso vuole essere momento di riflessione su come il lavoro con il bambino di qualsiasi età, in qualsiasi ruolo, richieda sempre una competenza emotiva e relazionale; condizione peculiare per il crearsi di una trasmissione del senso e del significato propri del contesto di cui il bambino stesso è partecipe.
Le tematiche focalizzate, pertanto, si soffermeranno in particolare sulle intersezioni tra cura e sviluppo, con particolare riferimento ai contesti dove la relazione è uno strumento
privilegiato di comprensione e di intervento terapeutico.

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